Un cliente operante nel settore delle lavorazioni meccaniche ha richiesto una nostra valutazione di microclima all’interno di un’officina dello stabilimento. L’ambiente di lavoro non presenta significative sorgenti calde, i macchinari presenti sono per la maggior parte isole CNC (Controllo Numerico Computerizzato) e diverse postazioni utensili per le lavorazioni di piccole componenti metalliche.
Trattandosi di un ambiente di tipo produttivo, la valutazione del microclima viene condotta tramite l’analisi dello stress termico a cui sono esposti gli operatori.
I valori di temperatura dell’aria e di globotermometro rilevati all’interno dell’officina, pari a circa 30 °C, sono da attribuire verosimilmente alle condizioni climatiche esterne, particolarmente severe nella giornata dei campionamenti.
Tenuto conto dell’abbigliamento e dell’attività metabolica tendenzialmente leggera, la procedura PHS restituisce valori della temperatura rettale Tre e della perdita di liquidi SW in linea con i valori limite adottati, sia per soggetti acclimatati che non acclimatati al calore.
Considerato che in azienda vige l’obbligo della mascherina FFP2 ai fini del contrasto al Covid-19, si è valutata l’esposizione anche in questa condizione, seguendo le indicazioni dello standard inglese BS 7963, il quale individua per il caso in esame un incremento dell’attività metabolica di 10 W/m2 durante l’utilizzo di dispositivi per la protezione delle vie respiratorie di classe P2.
Anche in questa circostanza si risconta il rispetto del valori limite ma con un margine minore rispetto alla valutazione senza mascherina.
E’ pertanto importante tenere conto che, nel panorama attuale, l’utilizzo delle mascherine può comportare un aumento del livello di stress termico e, in questo senso, è raccomandabile definire procedure operative in grado di gestire gli eventuali superamenti (introduzione di pause, utilizzo di gilet rinfrescanti, ecc.)
Data di Pubblicazione: 1 Settembre 2021