Per un’azienda attiva nella produzione di elementi in vetroresina per le telecomunicazioni abbiamo eseguito accertamento tecnico per la valutazione del rischio di esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali non coerenti all’interno dello stabilimento.
L’esame delle sorgenti ha evidenziato la presenza di diverse lampade a ultravioletto per la polimerizzazione, montate su ogni linea di produzione e mantenute sempre accese per esigenze produttive. Gli esiti delle rilevazioni hanno mostrato livelli di ultravioletto superiori ai valori limite di esposizione per cute e occhi, con tempi limite cumulativi sull’intero turno lavorativo compresi tra mezz’ora e un’ora.
Gli addetti al controllo della produzione potevano essere esposti anche per tempi superiori alle soglie determinate a seguito dei rilievi, quindi il datore di lavoro ha provveduto all’applicazione del Programma di Azione da noi proposto che puntava maggiormente sull’introduzione di Dispositivi di Protezione Collettiva rispetto all’adozione di DPI oculari e per la protezione della cute.
ll risultato di questa iniziativa, per cui è è stata necessaria la creazione di alcuni carter di forma personalizzata che rispondessero alle necessità geometriche delle linee di produzione, ha portato all’eliminazione quasi totale del rischio di esposizione durante lo stazionamento nel capannone, come verificato strumentalmente. Le uniche attività per cui è stato necessario gestire il rischio residuo mettendo a disposizione i DPI correttamente dimensionati sono stati gli interventi di manutenzione in prossimità delle lampade per polimerizzazione.
Data di pubblicazione: 29 Ottobre 2021