Un cliente ha richiesto una valutazione del comfort microclimatico all’interno del palazzo uffici in cui opera.
L’indagine è stata condotta sui diversi piani dello stabile, campionando i locali maggiormente rappresentativi, sia per tipologia (uffici singoli, open space,…) che per dislocazione ed esposizione al soleggiamento, per un totale di circa 40 punti di misura.
I rilievi sono stati eseguiti con centralina microclimatica per il rilevamento dei parametri ambientali ai fini della valutazione del comfort globale (indice PMV) e dei discomfort locali (indici DR e PD), in due momenti distinti della giornata, in maniera tale da intercettare eventuali contributi radianti legati al soleggiamento delle pareti vetrate.
La valutazione ha restituito esito positivo per la metà delle postazioni monitorate, essendo gli indici elaborati pienamente in linea con la categoria obiettivo adottata (cat. B) mentre, per l’altra metà, si sono osservati dei superamenti più o meno importanti dell’intervallo obiettivo, a significare che in tali ambienti il comfort microclimatico è da ritenersi migliorabile quando non da risanare.
Si fa notare che il parametro termoigrometrico maggiormente responsabile dell’esito negativo in questi punti è la temperatura radiante, risultata sempre superiore a quella dell’aria di almeno 1 °C, sino a giungere ad un incremento di circa 5 °C rispetto alla Ta.
Questo accade molto più di frequente di quanto si creda ma raramente viene intercettato ovvero, molto spesso, si risponde al ticket aperto per microclima troppo caldo agendo sugli impianti di climatizzazione e cercando di aumentare l’aria fredda nella zona di interesse. Ma se l’eccesso di caldo è riconducibile all’irraggiamento delle pareti (vetrate o meno) l’effetto finale di aver incrementato l’aria fredda sarà quello di aumentare il disagio degli interessati invece di diminuirlo.
Il calore scambiato per irraggiamento, infatti, non può essere neutralizzato con una raffrescamento convettivo ma va ridotto con opportuni schermi alla propagazione della radiazione infrarossa emessa dalle superfici più calde.
Data di Pubblicazione: 17 Settembre 2021