Un’industria che si occupa di produzione di acciaio ci ha incaricato di fare delle valutazioni di
microclima e
qualità dell’aria nei loro uffici, attigui allo stabilimento.
Rispetto al microclima è emerso che, nella stagione invernale, gli ambienti sono troppo riscaldati.
Sono diversi anni che abbiamo iniziato a corredare le nostre valutazioni sul microclima di una valutazione sul rispetto dei limiti imposti dal DPR 74/2013 sulle massime temperature invernali e le minime temperature estive. Questo decreto si occupa infatti di risparmio energetico e impone dei limiti al riscaldamento invernale e al raffrescamento estivo.
In
CeSNIR siamo dell’idea che limiti indirizzati a promuovere il risparmio energetico si debbano considerare
prevalenti su quelli del comfort umano che, tra l’altro, non ne viene pregiudicato a patto di essere disponibili ad
adattare il proprio abbigliamento.
Nelle conclusioni della relazione tecnica, in uno spazio dove ci rivolgiamo ai membri del SPP (Servizio Prevenzione e Protezione), con un linguaggio ben comprensibile anche a chi non ha competenze verticali sullo specifico agente oggetto di valutazione, abbiamo deciso di aggiungere un periodo che aiuti a comprendere l’importanza di adattarsi a un eventuale contesto che possa risultare termicamente inadeguato in ragione di un abbigliamento non ottimale.
Condividiamo di seguito come abbiamo deciso di esprimerci: “Si ritiene opportuno raccomandare un’adeguata azione di informazione e sensibilizzazione rivolta ai lavoratori. Lo scopo è quello di promuovere una corretta gestione delle temperature impostate nei locali, in relazione alle caratteristiche dell’impianto di climatizzazione e nel rispetto di quanto previsto dal DPR 74/2013. Inoltre, è importante richiamare l’attenzione sul fatto che la percezione del comfort termico varia in funzione dell’abbigliamento indossato. La possibilità di raggiungere condizioni di benessere termico adottando un abbigliamento stagionale adeguato attribuisce ai lavoratori un ruolo attivo nella regolazione del proprio comfort, incentivando scelte consapevoli che siano anche sostenibili dal punto di vista ambientale, come vestirsi in modo più leggero durante la stagione estiva e più pesante in inverno“.