Il calcolo dei livelli di esposizione alle vibrazioni è compiuto a partire dalla misura dei livelli di accelerazione e dei tempi di esposizione riferiti ai singoli compiti lavorativi non “giustificabili” (sicuri a priori).
CeSNIR impiega la seguente strumentazione di misura:
- misuratore ed analizzatore di vibrazioni a 6 canali conforme alla ISO 8041 (soddisfa ISO 2631-1, 2 & 5 e ISO 5349-1&2) per misure simultanee di due accelerometri triassiali ed acquisizione in tempo reale dei valori RMS, Picco, e dell’analisi in frequenza in bande 1/3 di ottava
- coppia di acceleratori triassiali per la misura dell’accelerazione in corrispondenza delle due mani simultaneamente, contestuale alla misura di forza-prensile
- misuratore ed analizzatore di vibrazioni a 3 canali conforme alla ISO 8041 (soddisfa ISO 2631-1, 2 & 5) con accelerometro integrato per misure di vibrazioni al corpo intero ed acquisizione in tempo reale dei valori RMS, Picco, e dell’analisi in frequenza in bande 1/3 di ottava
I dati acquisiti durante la campagna di misurazioni sono rielaborati per calcolare gli indici di esposizione riferiti alle diverse mansioni osservate, indici che sono rappresentati dai seguenti:
- livello di esposizione giornaliero alle vibrazioni (A8) e relativa incertezza
- livello di accelerazione nel breve periodo e relativa incertezza
Il comma 1, dell’art. 202 del D.Lgs 81/2008 ribadisce l’obbligo per il ddl di valutare il rischio da esposizione alle vibrazioni mentre il comma 2 concede di poter valutare il rischio mediante l’osservazione delle condizioni di lavoro specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile entità delle vibrazioni per le attrezzature o i tipi di attrezzature nelle particolari condizioni di uso reperibili presso banche dati dell’ISPESL o delle regioni o, in loro assenza, dalle informazioni fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. La misurazione resta comunque il metodo di riferimento.