Ambienti Indoor

Analisi qualità dell’aria e inquinamento indoor

Ambienti Indoor

Ambienti Indoor verifiche qualita ambientale

Monitoraggio dei requisiti degli ambienti indoor: microclima, qualità dell’aria, illuminazione e rumore

Il legislatore prescrive il rispetto di specifici requisiti negli ambienti indoor, intesi in questo contesto normativo come “ambienti non soggetti alle prescrizioni indirizzate alla tutela dei lavoratori contro gli effetti derivanti dall’esposizione a sostanze nocive” (vedi UNI ES ISO 16000-1:2006). Tra questi: uffici, call center, esercizi commerciali, banche, luoghi di cura, …

Si tratta di un importante capitolo della salute nei luoghi di lavoro e concerne gli obblighi in capo all’azienda in merito alle garanzie su: microclima, qualità dell’aria, illuminazione e rumore (D.Lgs 81/08, Allegati IV e XXXIV).

Ambienti Indoor

Ambienti Indoor

Misurazioni ambientali nei luoghi di lavoro indoor: verifiche e rilievi

CeSNIR esegue le verifiche del rispetto delle prescrizioni di legge mediante rilievi e campionamenti sul campo e il calcolo dei rispettivi indici di riferimento.

Ogni accertamento si conclude di una relazione tecnico-descrittiva completa del quadro legislativo e tecnico-normativo di riferimento, del rapporto di prova delle misurazioni eseguite, di un’analisi dei risultati indirizzata a personale tecnico e non tecnico, nonché dell’eventuale programma di riduzione dei discomfort, richiesto dalla normativa.

IEQ

IEQ (Indoor Environmental Quality) e IAQ (Qualità dell’Aria Interna): monitoraggio, misurazione e analisi

In questa sezione sono presentati i servizi indirizzati alle verifiche di Indoor Environmental Quality (IEQ), disciplina che in Italia è denominata fisica tecnica ambientale.

Questa comprende la valutazione dei requisiti relativi a: microclima, qualità dell’aria, illuminamento e rumore.

Gli ambienti di lavoro oggetto delle presenti valutazioni sono : uffici, call center, esercizi commerciali, banche, scuole, luoghi di cura, ….

Si tratta di casi in cui si possono considerare scongiurati rischi severi per la salute, ma dove il legislatore prescrive che siano eliminati, o comunque ridotti al minimo, i disagi derivanti da un microclima inappropriato, una scarsa qualità dell’aria, un’illuminazione inadeguata o un ambiente acusticamente disturbante.

Microclima
Microclima campionamenti ambientali

Microclima

La legge prevede che anche negli uffici sia garantita una temperatura adeguata, sia d’estate che d’inverno, tenendo conto anche del grado di umidità e di ventilazione dell’aria.
Il modo corretto di effettuare questa verifica è quello di eseguire un’indagine microclimatica che si basa sulla rilevazione di una serie di parametri ambientali.

Il microclima influisce sulla produttività dei lavoratori: un ambiente di lavoro troppo caldo o freddo, umido, con presenza di correnti d’aria o, al contrario, poco ventilato, causa difficoltà di concentrazione e, nel medio e lungo termine, anche numerose patologie quali, ad esempio, dolori articolari, secchezza delle mucose, disturbi alle vie respiratorie.

Sul tema del legame tra microclima e produttività si veda il seguente lavoro, realizzato con il contributo di CeSNIR:

“Vantaggi economici della mitigazione termica basata sull’analisi a lungo termine di un edificio per uffici di grandi dimensioni (Windsor, Regno Unito, 2014)”

Il richiamo è presente in:

  • allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro”, relativo ai requisiti che devono essere soddisfatti in tutti i luoghi di lavoro;
  • allegato XXXIV “Videoterminali – Requisiti minimi”, che interviene specificatamente sui requisiti delle postazioni di lavoro al videoterminale

CeSNIR esegue tutti gli accertamenti tecnici necessari al datore di lavoro per la corretta valutazione dei requisiti sul microclima.

A questo scopo dispone di un ampio parco strumenti, costituito da:

  • centraline di acquisizione dati
  • psicrometri
  • sonde combinate temperatura e umidità relativa
  • termoigrometri stand-alone con data-logger per misurazioni di lungo periodo
  • anemometri a filo caldo per la misurazione della velocità dell’aria
  • anemometri a termistore caldo per la misurazione della velocità e della turbolenza dell’aria
  • globotermometri per la misurazione della temperatura media radiante
  • radiometri netti
  • sonde combinate di temperatura superficiale da pavimento e di temperatura dell’aria a livello caviglie

Il complesso delle sonde a disposizione di CeSNIR, consente di compiere misurazioni in parallelo di tutti i fattori di comfort (globale e locale) in 2 differenti postazioni per volta. Inoltre, quando necessario, misurazioni a 3 differenti altezza da terra nel singolo punto di misurazione.

Acquisiti i parametri ambientali, definiti i compiti lavorativi e quindi il metabolismo e individuate le figure coinvolte e quindi le diverse tipologie di abbigliamento, per ogni punto di misura sono determinati gli indici di comfort e discomfort termico:

  • PMV (predicted mean vote – voto medio previsto) e PPD (predicted percentage of dissatisfied – percentuale prevista di insoddisfatti) per il comfort termico globale;
  • DR (Draught Rate – disagio da correnti d’aria) per il discomfort da correnti d’aria;
  • PD (percentage of dissatisfied – percentuale di insoddisfatti) per i discomfort da pavimento freddo, differenza verticale di temperatura dell’aria e asimmetria radiante.

ultimo aggiornamento: agosto 2021

Quanto costa una valutazione del rischio microclima?

Il prezzo di una valutazione del rischio microclima è determinato dalla dimensione e dalla complessità dell’analisi (numero degli scenari espositivi, eterogeneità dei compiti lavorativi da esaminare, variabilità degli abbigliamenti adottati, specialmente se di natura protettiva, metodiche di analisi da adottare, etc).
Il preventivo fornito da CeSNIR descrive nel dettaglio il piano di lavoro e i risultati attesi. Tutte le attività sono documentate secondo i requisiti richiesti dalle autorità di vigilanza.
La maggior parte delle valutazioni dei rischi microclima ha un costo compreso tra 700.00 € e 2.300,00 € oltre IVA.
Rischio Microclima

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Qualita Aria
Qualita Aria Campionamenti ambientali Campionamenti personali

Qualità dell’aria

Il legislatore impone che, nei luoghi di lavoro chiusi, non soggetti alle restrizioni relative al rischio da sostanze nocive, il datore di lavoro garantisca aria salubre e in quantità sufficiente. Tale prescrizione è indirizzata agli ambienti indoor, ovvero ai luoghi di lavoro all’interno dei quali non avviene alcuna produzione industriale che possa giustificare la presenza di agenti o sostanze nocive (uffici, call center, esercizi commerciali, luoghi di cura, scuole, …).

Il richiamo è presente all’Allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro”, punto 1.9.1 “Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi”.

CeSNIR esegue gli accertamenti tecnici necessari per la corretta valutazione dei requisiti sulla qualità dell’aria, tramite la determinazione della concentrazione in aria di:

  • inquinanti fisici (ad es: particolato aerodisperso)
  • inquinanti chimici (ad es: COV, TVOC, formaldeide, CO2, …)
  • inquinanti microbiologici (batteri, muffe, miceti, Legionella)
  • COVID-19 (corona virus) in matrici ambientali con metodo RT-PCR
  • altri germi patogeni: Enterobatteri, Stafilococchi
  • altri specifici inquinanti in contesti particolari (IPA, diossine, CO, NOx, …)

ultimo aggiornamento: agosto 2021

Illuminazione Misure illuminamento
Illuminazione Misure illuminamento

Illuminazione

La verifica sull’adeguatezza dell’illuminazione è compiuta ai sensi del D.Lgs 81/08, che impone dei requisiti minimi in:

  • allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro”, punto 1.10 “Illuminazione”
  • allegato XXXIV Videoterminali, punto 2 “Ambiente”, lettera b) “illuminazione”

L’accertamento è finalizzato alla valutazione dei livelli di illuminamento artificiale ed eventualmente dei contrasti di luminanza.

CeSNIR esegue i seguenti rilievi mediante luxmetro e luminanzometro in classe B:

  • per ogni superficie su cui si svolgono i compiti lavorativi di interesse e/o per ogni area estesa rappresentativa di una zona di lavoro o camminamento:
    • illuminamento (lux)
  • per ogni compito lavorativo tra quelli di interesse:
    • luminanza (cd/m2) in corrispondenza delle superfici oggetto del compito visivo e delle superfici di sfondo

Ai fini del confronto con i limiti / valori obiettivo sono calcolati i seguenti indici:

  • illuminamento medio mantenuto (lux)
  • uniformità di illuminamento
  • distribuzione delle luminanze (cd/m2)
  • contrasti di luminanza

La metodologia dell’accertamento, così come i valori obiettivo sono definiti dalle pertinenti norme tecniche:

  • UNI EN 12464-1:2011 “Illuminazione dei posti di lavoro- Parte 1: Posti di lavoro in interni”
  • UNI EN 12464-2:2014 “Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 2: Posti di lavoro in esterno”

ultimo aggiornamento: agosto 2021

Rumore Misure rumore
Rumore  Rischio rumore

Rumore

Le verifiche acustiche sono compiute ai sensi del D.Lgs 81/08, specificatamente:

  • art. 174 “Obblighi del datore di lavoro circa gli ambienti muniti di videoterminale”
  • Allegato XXXIV Videoterminali, punto 2 Ambiente, lettera c) rumore

L’indagine è finalizzata alla valutazione della accettabilità degli ambienti di lavoro, sotto il profilo del rumore.
Si precisa che non è indirizzata ad attuare la prevenzione dei danni uditivi, risultato che si dà per raggiunto in ambienti non industriali, ma alla riduzione degli eventuali fenomeni di disturbo e disagio acustico.

Il fine di questa indagine è pertanto accertare che il rumore nelle postazioni di lavoro non pregiudichi la concentrazione richiesta per lo svolgimento delle attività, nonché l’intelligibilità e la riservatezza della conversazione.

I riferimenti tecnico- normativi sono rappresentati dalle seguenti norme e linee guida:

  • UNI EN ISO 11690-1:1998 “Raccomandazioni pratiche per la progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore contenenti macchinario”
  • UNI EN ISO 9241-6:2001 “Requisiti ergonomici per il lavoro di ufficio con videoterminali (VDT) – Guida sull’ambiente di lavoro”
  • ISPESL (2004) “Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro – Manuale di buona pratica”

ultimo aggiornamento: agosto 2021