COVID-19: Gestione degli impianti di aerazione e climatizzazione
pubblicato il: 06 maggio 2020
Abstract
Questo post concerne l’opportunità di procedere con la sanificazione degli impianti di ventilazione degli edifici (aerazione, raffrescamento e riscaldamento) al fine di contrastare la diffusione del SARS-CoV2-19 (COVID-19).
CeSNIR condivide la posizione assunta da AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione) che afferma che “Allo stato non ci sono evidenze in base alle quali risulti indispensabile provvedere in modo generalizzato a interventi straordinari di igienizzazione degli impianti […] Qualunque intervento effettuato in modo scorretto e/o senza l’utilizzo di DPI potrebbe avere come risultato non la riduzione, ma l’incremento dei rischi“.
Nel post è innanzitutto chiarito quale debba essere la gestione degli impianti nel contesto ordinario e sono illustrate le indicazioni AICARR in merito alla miglior gestione degli stessi in questo delicato frangente di emergenza sanitaria.
Premessa
In merito alla più corretta gestione degli impianti di ventilazione e climatizzazione degli ambienti indoor, occorre distinguere il contesto ordinario da quello emergenziale che stiamo vivendo in questo periodo, individuando quindi:
- le azioni specificatamente previste per gestire l’emergenza COVID-19
- le azioni previste nella normale operatività, di routine, concernenti la manutenzione predittiva degli impianti e il mantenimento di una buona qualità dell’aria indoor.
Azioni specificatamente previste per gestire l’emergenza COVID-19
Per quel che concerne la gestione degli impianti durante l’emergenza dovuta alla epidemia da SARS-CoV2-19 (COVID-19) CeSNIR condivide la posizione assunta in proposito da AICARR che ha emesso i seguenti documenti sul tema:
- “Gli impianti e la diffusione del SARS-CoV2-19 nei luoghi di lavoro” (13/3/2020)
- “Protocollo per la riduzione del rischio da diffusione del SARS-CoV2-19 mediante gli impianti di climatizzazione e ventilazione esistenti”.
Con questi due documenti AiCARR fornisce alcune indicazioni sulla corretta gestione degli impianti di ventilazione e climatizzazione per ridurre al minimo i potenziali rischi di trasmissione dell’infezione.
Con la premessa che è comunque opportuno ridurre la densità degli occupanti all’interno dei luoghi di lavoro, considerato che l’aria esterna non è normalmente contaminata dal virus, AiCARR suggerisce di mantenere gli impianti di ventilazione che forniscono aria di rinnovo sempre accesi (24/7) e di farli funzionare alla velocità nominale o massima consentita, allo scopo di rimuovere le particelle sospese nell’aria (l’aerosol) e contenere la deposizione sulle superfici.
In merito all’opportunità di avviare iniziative di igienizzazione straordinaria degli impianti e delle condotte aerauliche, AICARR precisa che “Allo stato non ci sono evidenze in base alle quali risulti indispensabile provvedere in modo generalizzato a interventi straordinari di igienizzazione degli impianti.” e aggiunge che “Qualunque intervento effettuato in modo scorretto e/o senza l’utilizzo di DPI potrebbe avere come risultato non la riduzione, ma l’incremento dei rischi.”.
Con il secondo documento l’associazione fornisce un protocollo per a riduzione del rischio da diffusione del virus in cinque punti che riprendiamo di seguito:
- aumento della portata d’aria
- forzatura serrande in sola aria esterna
- disattivazione o by-pass del recuperatore di calore
- mantenimento del set point dell’umidità relativa al di sopra del 40%
- funzionamento in continuo dell’immissione di aria esterna
Si rimanda al documento originale (vedi bibliografia in fondo) per i dettagli tecnici sull’attivazione delle misure di cui sopra.
AICARR specifica che le azioni correttive suggerite sono quelle da attuare su impianti correttamente manutenuti e gestiti.
Azioni previste nella normale operatività concernenti la manutenzione predittiva degli impianti.
A proposito della corretta gestione e manutenzione degli impianti ricordiamo che il D.Lgs 81/08, all’allegato IV, prescrive che gli impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione forzata siano “controllati periodicamente e sottoposti a manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela dei lavoratori”.
Si rammenta inoltre che la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano è intervenuta sul tema dei controlli periodici con l’accordo recante “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria”. Tale documento (riportato in bibliografia), approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro di cui al Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, nasce con lo scopo di fornire al datore di lavoro indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione, in considerazione di quanto riportato nelle Leggi regionali, Linee Guida nazionali e norme tecniche prodotte sull’argomento.
Bibliografia
- AICARR (2020), “Gli impianti e la diffusione del SARS-CoV2-19 nei luoghi di lavoro”
- AICARR (2020), “Protocollo per la riduzione del rischio da diffusione del SARS-CoV2-19 mediante gli impianti di climatizzazione e ventilazione esistenti”
- Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome (2013), “Procedura operativa per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria”
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