Articolo integrale

LA CORRETTA GESTIONE DELLA DURATA DEI RILIEVI CONCERNENTI IL MICROCLIMA

Gianluca Gambino1, Daniele Meda1, Alessandro Merlino1Gabriele Quadrio1

1 CeSNIR, Villasanta (MB)

Indice

INTRODUZIONE

Per quel che concerne le misurazioni dei parametri necessari a condurre le verifiche sul comfort o sullo stress termico dei lavoratori, non esiste a livello nazionale o internazionale, alcun lavoro organico che intervenga sugli aspetti organizzativi delle campagne di misura.

Con questo lavoro si intende intervenire sul delicato aspetto dei tempi di misurazione. La durata di ogni misurazione, nel caso dei parametri termo-igrometrici quali temperatura, irraggiamento e umidità, deve infatti includere un tempo di adattamento delle sonde che è di diversi minuti e, per le sonde con la maggior inerzia termica, può arrivare a circa 20 minuti. Questo implica che una campagna di misurazioni potrebbe essere limitata da una frequenza di campionamento molto bassa, dell’ordine delle 2 misurazioni/h.

Oltre a fare chiarezza su questo aspetto, si intende proporre una procedura che consenta di ridurre i tempi di attesa di ogni specifica sonda, che si basa su una interpolazione dei dati restituiti dalla sonda nei primi minuti del tempo di adattamento e un’estrapolazione del valore corretto finale.

MATERIALI E METODI

Il lavoro riprende innanzitutto il concetto di tempo di risposta di uno strumento di misura (T90), ne richiama il significato e l’uso che di questo va fatto nell’organizzare una campagna di misurazioni.

Questo è un dato di targa, fornito dal produttore e normalmente dichiarato nella documentazione tecnica a corredo della strumentazione di misura. Considerato che il tempo di risposta fa riferimento al campo di misura quasi intero, si può ragionevolmente assumere che l’attesa di un tempo di adattamento pari al più lungo tempo di risposta di tutte le sonde coinvolte nella misurazione, sia sufficiente a garantire il completo adattamento termico di tutte le sonde all’ambiente in cui sono inserite, sempre che il sistema si mantenga stazionario.

Successivamente è illustrato come calcolare il tempo minimo di adattamento delle diverse sonde nei casi in cui è possibile fare una ragionevole stima della differenza tra il valore atteso nelle condizioni di misura attuali e il valore nelle condizioni di partenza.

Sono inoltre presentati gli esiti di alcune prove condotte presso la camera climatica della LSI-LASTEM di Settala (MI) con diverse sonde di temperatura.

RISULTATI

Partendo dall’espressione analitica che descrive l’evoluzione temporale della risposta di un sensore di temperatura alle variazioni di questa [del Gaudio et al., 2018], il lavoro approda ad una tecnica per determinare il valore finale della temperatura, a partire dai valori che assume nei primi minuti del tempo di adattamento, prima quindi che la sonda si sia portata all’equilibrio termico con l’ambiente. Il valore finale è determinato procedendo con una interpolazione dei dati raccolti nei primi minuti di adattamento e l’estrapolazione di quello finale una volta che il fitting dei dati misurati risulti affidabile. L’interpolazione dei dati permette inoltre di individuare eventuali variazioni nelle condizioni climatiche intervenute nel tempo del rilievo.

CONCLUSIONI

La durata di ogni singola misurazione dei parametri che concorrono alla determinazione del microclima, sia che si tratti di una valutazione di comfort termico, sia che concerna lo stress termico, deve essere determinata con cura al fine rispettare il tempo di adattamento delle sonde. Il lavoro illustra come procedere in questa valutazione, proponendo innanzitutto di scegliere tra la mera adozione del tempo di risposta della strumentazione o alla determinazione analitica del tempo minimo di adattamento.

È inoltre proposta una tecnica di previsione del valore finale di ogni grandezza oggetto di misurazione, che consente di ridurre il tempo complessivo di una campagna di misura, senza perdere in affidabilità del risultato e di superare il limite di circa 2 misurazioni/ora, diversamente imposto se si adotta un tempo di adattamento pari al tempo di risposta della strumentazione.

Figura 1: Evoluzione temporale dell’adattamento di un globotermometro. In arancione sono indicati tutti i dati memorizzati, in azzurro la porzione utilizzata per effettuare l’interpolazione, in nero la curva risultante dal processo di fitting.

BIBLIOGRAFIA

[1] del Gaudio M, Freda D, Lenzuni P, Nataletti P, Sabatino R, La valutazione del microclima, Milano, Inail. 2018

————————

Creative Commons
Attenzione: questo articolo è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Ovvero sei libera/o di condividere o modificare questo materiale con qualsiasi mezzo e formato e con qualsiasi fine, anche commerciale, alla condizione di riconoscere una menzione di paternità adeguata. Ad esempio con un link alla versione originale e/o citando il sito da cui è tratta e l’URL completo della pagina.

————————

Contattaci

    Policy sulla privacy